Alta pressione africana, ma l'Atlantico non starà a guardare. Fino a Sabato tempo stabile, ma da Domenica torneranno le perturbazioni atlantiche. Temperature in graduale calo a partire dalla prossima settimana.
Alta pressione africana, ma l'Atlantico non starà a guardare. Il frenetico susseguirsi dei fronti atlantici durante il periodo natalizio si è bloccato in corrispondenza dell'Epifania. Infatti terminato il passaggio perturbato dello scorso 5 Gennaio, la successiva saccatura atlantica anzi che seguire il percorso della precedente è rimasta in Atlantico muovendosi verso Sud al largo delle coste di Portogallo e Marocco. Ciò ha determinato per contro l'espansione di un promontorio anticiclonico di matrice Nord africana, alimentata dalla risalita verso Nord di masse d'aria in quota di origine subtropicale, verso l'Italia ed il Mediterraneo Centrale. In tal modo il tempo si è stabilizzato per qualche giorno.
Ancora una volta stabilità ed alta pressione non significano sempre tempo soleggiato in Inverno. Infatti a causa della scarsa ventilazione si ha un progressivo accumulo di umidità nei bassi strati che poi a causa del raffreddamento notturno che interviene in questo periodo dell'anno si traduce in nebbie e strati bassi nelle vallate interne e nella Pianura Padana. Nei prossimi giorni banchi di nebbia e strati bassi si presenteranno anche sul Medio-Alto Tirreno, sul Mar Ligure e sull'Alto Adriatico. Su Liguria e Tirreno centro-settentrionale ci saranno degli addensamenti anche di una certa consistenza a causa di deboli correnti da Sud-Ovest umide dovute ad infiltrazioni di masse d'aria oceaniche. Il Sud Italia, le Isole Maggiori, il Medio Adriatico e durante le ore centrali della giornata un po' tutto il Centro-Sud vedranno un ampio soleggiamento accompagnato da temperature miti per il periodo. Al Sud e sulle Isole le massime potrebbero valicare i 17-18°C, mentre sul Centro Italia si attesteranno tra i 12 ed 15°C. In Pianura Padana la persistenza di strati bassi o nebbie determineranno invece condizioni di tempo freddo ed umido a causa del mancato o comunque limitato irraggiamento solare.
Temperature miti per il periodo si osserveranno anche in quota sia sulle Alpi che sugli Appennini proprio a causa della matrice subtropicale calda dell'anticiclone che favorisce la risalita dalle latitudini subtropicali di masse d'aria molto miti in quota. Tale fattore accentua il rischio di valanghe sull'arco alpino dopo le recenti copiose nevicate, rendendo instabile la coltre nevosa.
Nei prossimi giorni, a parte un accentuazione delle nebbie al Nord e della copertura stratificata sul Medio-Alto Tirreno ed in Liguria, non ci saranno variazioni di rilievo. Il tempo sarà mite e stabile. Tuttavia l'alta pressione Nord Africana non avrà lunga durata. Già da Domenica 12 Gennaio un calo della pressione a tutte le quote indotto dal passaggio di una moderata perturbazione atlantica determinerà un peggioramento del tempo più attivo al Settentrione, sulla Sardegna e sul versante tirrenico dove i cieli diverranno coperti con piogge sparse, a tratti abbastanza battenti su Alta Toscana e Levante Ligure. Sul resto d'Italia resisterà il bel tempo ma le nubi aumenteranno preannunciando un più esteso e deciso peggioramento che tra il 13 ed il 14 del mese coinvolgerà gran parte dell'Italia con piogge, rovesci, nevicate in montagna ed un graduale calo delle temperature. Crescono inoltre le possibilità che il resto della seconda decade di Gennaio e probabilmente in generale la seconda metà mensile siano caratterizzate da tempo spesso instabile, a tratti perturbato ed anche via via più freddo per l'intervento di masse d'aria di natura Nord Atlantica e forse Artica.
Proprio il fatto che sia giunto l'anticiclone Nord Africano potrebbe essere un segnale che il freddo possa arrivare nelle prossime settimane in Europa e forse anche in Italia. Potrebbe sembrare un controsenso, ma in realtà l'espansione dell'anticiclone subtropicale sulle Nostre Regioni indica che la differenza di temperature tra le latitudini artiche e quelle tropicali e subtropicali abbia raggiunto livelli tali da dare il via agli scambi meridiani. Infatti la risalita dell'alta pressione Nord Africana sull'Italia e sull'Europa Centrale causerà ad Est per reazione la discesa di masse d'aria artica verso la Scandinavia, la Russia Europea e buona parte dell'Europa Orientale, settori anche questi reduci da una lunga fase mite per la stagione in corso.
Nel frattempo le depressioni atlantiche si avvarranno di crescenti contributi di aria più fredda proveniente dal Canada e dalla Groenlandia. Non è infine escluso che le ciclogenesi attese dopo il 15 Gennaio sul Mediterraneo Centrale possano provocare interazione tra masse d'aria atlantiche moderatamente fredde con altre di natura ben più gelida continentale (che nel frattempo si svilupperanno nei prossimi giorni sull'Est Europa e la Russia Occidentale) ed altre ancora molto più miti di estrazione afro-mediterranea. Ne scaturirebbe una fase di tempo molto perturbato su tutta l'Italia con nevicate a quote molto basse al Nord, medio basse al Centro-Sud ed abbondanti piogge lungo le coste. Si tratta per il momento di possibili tendenze di lungo termine, ma certamente a breve l'Inverno mostrerà un volto più dinamico e consono al periodo.
![]() |
Domenica 12 Gennaio, prima moderato peggioramento dopo l'alta pressione subtropicale Fonte: Meteociel.fr |
Nessun commento:
Posta un commento