giovedì 30 dicembre 2021

EPIDEMIA: ESPLOSIONE DI CASI CON OMICRON

Covid, esplosione di casi. Variante Omicron e Delta causano una forte ascesa del numero dei casi in Italia e nel mondo. 


 



Di nuovo sotto assedio: il Covid con le sue varianti Omicron e Delta sta travolgendo l'Europa,  l'Italia, gli Usa. Ed anche in altri paesi del mondo la pandemia è in netta ascesa. Guardando al nostro "orticello" il virus ha gradualmente rialzato la testa con il classico andamento esponenziale che vede una crescita in sordina che poi diviene esplosiva. L'ascesa è iniziata ad inizio Novembre per poi proseguire con una forte impennata nella seconda quindicina di Dicembre. L'aumento dei casi è facilitato sicuramente anche dalla stagione invernale con il conseguente cambiamento di abitudini sociali, in relazione ai fattori climatici.





Andamento dei contagi: curva epidemica in netta ascesa

Il grafico mostra la rapida ascesa ma anche un accordo poco buono con il fit esponenziale. Pur essendo in fase di crescita esponenziale,  i dati su cui è stato eseguito il fit sono affetti dalla variabilità del numero di tamponi. Quest' oggi, 30 Dicembre, sono stati eseguiti oltre 1.100.000 ed è normale che più si cercano i contagiati e più li si trovano. Per poter avere un fit ragionevole occorrerebbe avere dati presi nelle stesse condizioni (nel caso dell'epidemia confrontare giorni con lo stesso numero di tamponi). Detto questo non si può negare che la curva epidemiologica sia in netta fase ascendente. Con oltre 126.000 casi in più di 1.100.000 tamponi, anche nell'ipotesi che fossero stati fatti la metà dei tamponi saremmo comunque sui 63.000 casi. Attualmente l'epidemia è quindi in fase di forte espansione. A questo ritmo non è impensabile che si possa arrivare ad oltre 200.000 nell' arco di una settimana.

Possibile evoluzione: Fare previsioni è arduo anche tra chi è del settore figuriamoci basandosi solo su considerazioni numeriche che sono si importanti, ma che non sono una fonte completa di notizie ai fini epidemiologici. Una possibilità, alla luce dell'esplosione senza precedenti dei contagi, è che la nuova variante omicron sia si più diffusiva ma meno grave. Dove per meno grave si intende non che il virus sia una passeggiata ma che comunque tenda ad evolversi dallo status di pandemia a quello di endemia. Se così fosse si potrebbe assistere ad un elevato numero di contagi ma non con lo stesso numero di casi gravi, in attesa che il covid possa evolversi ulteriormente verso una forma influenzale.







domenica 26 dicembre 2021

L' Inverno in difficoltà: dall' Atlantico all'Anticiclone Africano

Inverno in difficoltà: l'anticiclone africano  caratterizzerà la fine del 2021 e l'inizio del 2022. Temperature anomale primaverili soprattutto in quota e lungo le coste.


L'Inverno 2021-2022 è già in difficoltà. Se ad oggi a dominare sono le piovose e miti correnti atlantiche (che pur essendo miti rappresentano comunque un possibile volto dell'inverno mediterraneo), tra pochi giorni lo scenario muterà in senso decisamente primaverile. Anzi se non fosse per le giornate brevi che ne limiteranno gli effetti, la rimonta anticiclonica attesa tra il 29 Dicembre ed i primi di Gennaio avrà proprio sembianze estive come configurazione, essendo praticamente identica come dinamiche a quelle delle grandi ondate di calore estive.

Nel breve termine avremo ancora 48 ore di tempo tra il perturbato e l'instabile con piogge più frequenti al Centro e sui settori tirrenici principale bersaglio delle correnti atlantiche. Piogge ed anche rovesci temporaleschi di una certa consistenza colpiranno la Toscana, il Lazio e la Campania ed in generale i versanti occidentali dell'Appennino esposti alle correnti da Ovest. I versanti adriatici resteranno più riparati con precipitazioni più sporadiche specialmente sulla Puglia e sul Molise. Schiarite o comunque tempo più asciutto riguarderà i settori ionici, il Nord Ovest e la Sicilia. 

Ma dal 29 Dicembre ecco la novità simil-estiva: le correnti atlantiche infatti daranno luogo ad un affondo perturbato al largo del Portogallo in direzione delle Azzorre e poi fin quasi sulle Canarie. Per tutta risposta più ad Est lungo i nostri meridiani ecco che dalle coste del Maghreb prenderà forma una rimonta anticiclonica subtropicale africana che d'invernale non avrà proprio nulla. La configurazione sarà tipicamente estiva e non certo invernale. Nell'arco di 24 ore l'alta pressione procederà alla conquista dell'Italia e del Mediterraneo Centro Occidentale. L'alta pressione occuperà anche l'aria alpina, la Penisola Iberica, il Benelux, la Francia, la Germania e parte dell'Inghilterra:

Rimonta Nord Africana per la fine dell'anno e per i primi di Gennaio. Il tratto rosso evidenza la forma ad omega, una configurazione particolarmente coriacea da smantellare.


La forma ad Omega dell'alta pressione indica una configurazione particolarmente difficile da smantellare. La struttura sarà alimentata da aria molto calda per il periodo in quota e questo darà sembianze estive alla configurazione barica. Naturalmente stando in Inverno non avremo certamente temperature estive. Ma farà comunque caldo per il periodo. La colonna d'aria molto stabile e con scarsa ventilazione specialmente al Centro Nord favorirà temperature molto miti in quota. I ghiacciai alpini e le zone recentemente innevate vedranno lo zero termico alzarsi fin sui 3000-3500 metri con conseguente fusione della neve caduta. Va detto che le alte pressioni in Inverno favoriscono le inversioni termiche (temperatura che nei bassi strati aumenta con la quota anzi che diminuire) . Questo favorirà il ristagno dell'aria con nebbie, strati bassi e ristagno di sostanze inquinanti nelle grandi pianure del Nord, nelle grandi città e nelle zone vallive interne della penisola. Nebbie e strati bassi potrebbero svilupparsi anche nell'area ligure tirrenica litoranea e localmente sulle coste adriatiche. Ma in generale così come sui rilievi, nelle aree pianeggianti e sulle coste del Centro Sud e sulle Isole prevarrà il Sole. Ci sarà una buona escursione termica. Le massime oltrepasseranno senza difficoltà i 15°C ed in qualche caso raggiungeranno i 20°C (in Sicilia, Sardegna, Ioniche e Medio-Basso Tirreno potrebbero esserci isolati picchi over 20°C). Le zone interessate da nebbia avranno riduzioni di visibilità e clima freddo umido rispetto alle altre aree (specialmente in Pianura Padana). L'Inverno sarà davvero esiliato anche perchè il calore anomalo invaderà gran parte dell' Europa. Il tutto mentre le perturbazioni atlantiche e le correnti artiche saranno messe fuori gioco. 

Solamente dal 3 Gennaio l'alta pressione inizierà a cedere sotto la crescente forza del flusso perturbato atlantico, ma ad oggi non è ancora chiaro se l'alta pressione resisterà o sarà effettivamente vinta.



lunedì 20 dicembre 2021

ANDAMENTO DELL' EPIDEMIA: LA MATEMATICA DEL CONTAGIO

Da quasi due anni siamo assediati dal Sars Cov2 che sta mettendo KO intere nazioni e che seguita a sfornare varianti su varianti...vediamo la situazione attuale in Italia 

 

Trend giornaliero dell'epidemia dal 4/12 al 19 Dicembre

Fare un' analisi dati diretta è per certi verso arduo perchè i singoli dati risentono non solo dell'andamento della curva epidemica (vedi figura) ma anche del numero dei test; eseguendo più test si riscontrano più casi che quando se ne fanno di meno. Anche il tasso di positività (numero di tamponi positivi sul totale) risente naturalmente del numero di test eseguiti. Il grafico mostra infatti una tendenza al rialzo dei contagi ma con oscillazioni in corrispondenza delle festività  e dei weekend quando si effettuano meno test...( e meno test vuol dire meno casi rilevati)


 Per avere un'idea grossolana ma comunque più valida scegliamo un giorno della settimana; per esempio il giovedì vediamo ogni 7 giorni cosa accade (PERIODO CONSIDERATO GIOVEDI 4 NOVEMBRE GIOVEDI 16 DICEMBRE). Subito si nota il dato anomalo del 9 dicembre; essendo la data successiva all'Immacolata il trend ha risentito del crollo dei test

Trend settimanale dal 4/11 al 16/12 dei casi



trend settimanale con fit esponenziale dopo aver tolto il dato anomalo


Togliendo il dato anomalo del 9 dicembre ed eseguendo un fit esponenziale è possibile notare come la curva stia seguendo un trend esponenziale (epidemia in forte espansione). Naturalmente non si possono fare previsioni certe: questi dati anche se ridotti e ripuliti dalle fluttuazioni settimanali sono comunque affetti dalla variazione giornaliera dei test. Non sappiano poi se ci saranno nuove restrizioni ne come potrebbero pesare i festeggiamenti del periodo natalizio sul contagio; allo stato attutale attorno Natale con un numero di test giornalieri sui 500.000 potrebbero esserci circa 35.000 casi ed anche oltre 40.000 nei giorni del Capodanno. Il rischio è di arrivare attorno a metà Gennaio con oltre 50.000 casi giornalieri con mezzo milione di test al giorno



domenica 19 dicembre 2021

Natale 2021? Poco freddo con pioggia e correnti occidentali miti....

Un Natale all'insegna delle correnti umide occidentali atlantiche con rischio di piogge specialmente sui settori tirrenici. Temperature miti.

Manca meno di una settimana al Natale 2021 e le speranze di freddo e gelo che erano apparse nelle mappe di lungo termine di qualche giorno fa si sono dissolte. Artefice di questo cambiamento l'Atlantico che con le sue perturbazioni limiterà l'azione artico-continentale all'Europa Centrale. 

L'anticiclone di blocco sull'Atlantico non reggerà; già dal 22 Dicembre avremo un'azione sempre più incisiva delle correnti miti occidentali che forzeranno l'alta pressione. A quel punto masse d'aria miti ed instabili dilagheranno sull'Europa occidentale e sul Mediterraneo. Sull'Italia la poca aria fredda che affluirà nelle prossime 48 ore, verrà rimossa già a partire da Martedì 21.  I venti infatti si orienteranno da Ovest-Sud Ovest. Nel corso dei giorni che ci accompagneranno al Natale aumenteranno le nubi, l'umidità ed anche le temperature con le prime precipitazioni che dal 22 si faranno via via più presenti specialmente sui settori tirrenici. Nel weekend di Natale stanno crescendo le probabilità di avere un passaggio perturbato più incisivo con condizioni di maltempo specialmente al Centro Nord e sui versanti occidentali. La neve cadrebbe in quota sulle Alpi e sulle cime appenniniche mentre sulle coste e sulle pianure prevarranno le piogge ed anche i rovesci...sui settori ionici e sul medio basso adriatico il tempo si manterrà più asciutto con connotati quasi primaverili. 

Con la situazione attuale Roma vedrebbe un inizio di settimana con temperature abbastanza fredde al primo mattino e bel tempo, per poi scivolare in una situazione di cieli sempre più nuvolosi ed uggiosi verso metà settimana; il weekend natalizio ad oggi sembrerebbe essere contrassegnato  da cieli coperti, piogge e rovesci frequenti e temperature miti con venti sostenuti di libeccio. Insomma maltempo ma non certo freddo da cornice natalizia.

La bassa pressione dei giorni di Natale. Fonte: Meteociel.fr