domenica 26 dicembre 2021

L' Inverno in difficoltà: dall' Atlantico all'Anticiclone Africano

Inverno in difficoltà: l'anticiclone africano  caratterizzerà la fine del 2021 e l'inizio del 2022. Temperature anomale primaverili soprattutto in quota e lungo le coste.


L'Inverno 2021-2022 è già in difficoltà. Se ad oggi a dominare sono le piovose e miti correnti atlantiche (che pur essendo miti rappresentano comunque un possibile volto dell'inverno mediterraneo), tra pochi giorni lo scenario muterà in senso decisamente primaverile. Anzi se non fosse per le giornate brevi che ne limiteranno gli effetti, la rimonta anticiclonica attesa tra il 29 Dicembre ed i primi di Gennaio avrà proprio sembianze estive come configurazione, essendo praticamente identica come dinamiche a quelle delle grandi ondate di calore estive.

Nel breve termine avremo ancora 48 ore di tempo tra il perturbato e l'instabile con piogge più frequenti al Centro e sui settori tirrenici principale bersaglio delle correnti atlantiche. Piogge ed anche rovesci temporaleschi di una certa consistenza colpiranno la Toscana, il Lazio e la Campania ed in generale i versanti occidentali dell'Appennino esposti alle correnti da Ovest. I versanti adriatici resteranno più riparati con precipitazioni più sporadiche specialmente sulla Puglia e sul Molise. Schiarite o comunque tempo più asciutto riguarderà i settori ionici, il Nord Ovest e la Sicilia. 

Ma dal 29 Dicembre ecco la novità simil-estiva: le correnti atlantiche infatti daranno luogo ad un affondo perturbato al largo del Portogallo in direzione delle Azzorre e poi fin quasi sulle Canarie. Per tutta risposta più ad Est lungo i nostri meridiani ecco che dalle coste del Maghreb prenderà forma una rimonta anticiclonica subtropicale africana che d'invernale non avrà proprio nulla. La configurazione sarà tipicamente estiva e non certo invernale. Nell'arco di 24 ore l'alta pressione procederà alla conquista dell'Italia e del Mediterraneo Centro Occidentale. L'alta pressione occuperà anche l'aria alpina, la Penisola Iberica, il Benelux, la Francia, la Germania e parte dell'Inghilterra:

Rimonta Nord Africana per la fine dell'anno e per i primi di Gennaio. Il tratto rosso evidenza la forma ad omega, una configurazione particolarmente coriacea da smantellare.


La forma ad Omega dell'alta pressione indica una configurazione particolarmente difficile da smantellare. La struttura sarà alimentata da aria molto calda per il periodo in quota e questo darà sembianze estive alla configurazione barica. Naturalmente stando in Inverno non avremo certamente temperature estive. Ma farà comunque caldo per il periodo. La colonna d'aria molto stabile e con scarsa ventilazione specialmente al Centro Nord favorirà temperature molto miti in quota. I ghiacciai alpini e le zone recentemente innevate vedranno lo zero termico alzarsi fin sui 3000-3500 metri con conseguente fusione della neve caduta. Va detto che le alte pressioni in Inverno favoriscono le inversioni termiche (temperatura che nei bassi strati aumenta con la quota anzi che diminuire) . Questo favorirà il ristagno dell'aria con nebbie, strati bassi e ristagno di sostanze inquinanti nelle grandi pianure del Nord, nelle grandi città e nelle zone vallive interne della penisola. Nebbie e strati bassi potrebbero svilupparsi anche nell'area ligure tirrenica litoranea e localmente sulle coste adriatiche. Ma in generale così come sui rilievi, nelle aree pianeggianti e sulle coste del Centro Sud e sulle Isole prevarrà il Sole. Ci sarà una buona escursione termica. Le massime oltrepasseranno senza difficoltà i 15°C ed in qualche caso raggiungeranno i 20°C (in Sicilia, Sardegna, Ioniche e Medio-Basso Tirreno potrebbero esserci isolati picchi over 20°C). Le zone interessate da nebbia avranno riduzioni di visibilità e clima freddo umido rispetto alle altre aree (specialmente in Pianura Padana). L'Inverno sarà davvero esiliato anche perchè il calore anomalo invaderà gran parte dell' Europa. Il tutto mentre le perturbazioni atlantiche e le correnti artiche saranno messe fuori gioco. 

Solamente dal 3 Gennaio l'alta pressione inizierà a cedere sotto la crescente forza del flusso perturbato atlantico, ma ad oggi non è ancora chiaro se l'alta pressione resisterà o sarà effettivamente vinta.



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