Prima pesante crisi estiva in arrivo si tutta l'Italia a partire già da oggi al Nord. Da Domani, Venerdì, il maltempo si estenderà a gran parte del Centro Italia ed alla Sardegna per poi raggiungere anche il Basso Tirreno. Il tutto a causa dell'ingresso di una saccatura artica che penetrerà dalla Valle del Rodano sul Mediterraneo generando una depressione sul Tirreno. Il tempo rimarrà instabile a più riprese fino alla metà della prossima settimana.
Estate in crisi. Con la giornata odierna il gran caldo, ormai protagonista indiscusso della scena meteo italiana, subirà un duro colpo ad opera di una saccatura Nord Atlantica alimentata anche da aria artica che porrà fine al dominio anticiclonico africano determinando le premesse per una rottura della stagione estiva. Già lo scorso fine settimana le correnti Nord Atlantiche avevano tentato un primo attacco alla fortezza anticiclonica mediterranea riuscendo solo in parte ad indurre un primo calo termico e distribuendo temporali al Nord. Subito dopo lo strappo è stato ricucito ma ora si prospetta una vera disfatta per l'Estate sia perchè il peggioramento che si attende sarà molto intenso sia perchè si verificherà un riassestamento della configurazione barica sullo scacchiere euro-mediterraneo a favore di un assetto tipico della mezza stagione. Inoltre, calendario alla mano, Settembre è ormai alle porte. Già da oggi le correnti da Sud-Ovest indurranno un peggioramento del tempo ad iniziare dal Nord Italia con fenomeni che al Nord-Ovest e sulle Alpi Centrali si faranno intensi. Venerdì, ultimo giorno di Agosto, il peggioramento si estenderà a quasi tutte le Regioni Centrali ed alla Sardegna per poi propagarsi ulteriormente al Basso Tirreno. Viste le temperature delle acque del Mediterraneo e della massa d'aria preesistente, i fenomeni assumeranno carattere di forte intensità con grandinate, nubifragi e persino qualche tromba d'aria possibile. Si tratterà insomma del finale di un Estate molto calda, simile e seconda probabilmente solo a quella del 2003. Le temperature in diffuso e sensibile calo si porteranno su livelli decisamente più freschi, tipici della mezza stagione. Sulle Alpi la neve farà la sua comparsa sopra ai 2000 m e qualche fiocco bianco cadrà anche sulle vette più alte dell'Appennino. La crisi perturbata non si risolverà presto; la formazione di una depressione sul Tirreno indurrà persistenti condizioni d'instabilità fino ad almeno la metà della prossima settimana. Ci sarà naturalmente spazio anche per le pause asciutte, ma prevarranno gli addensamenti temporaleschi con forti rovesci, raffiche di vento e grandinate. Si tratterà quindi di un cambiamento meteo che sancirà la decadenza dell'Estate. Sicuramente si riproporranno fasi di bel tempo con temperature relativamente elevate ma difficilmente si verificheranno periodi di caldo con l'intensità e la durata osservata nelle scorse settimane. Sul Lazio e sulla Capitale il peggioramento prenderà corpo nella giornata di Venerdì quando si verificheranno i primi forti rovesci temporaleschi accompagnati da un progressivo calo termico e da un rinforzo dei venti di Libeccio. Localmente si verificheranno delle grandinate e dei nubifragi e non si può escludere lo sviluppo di qualche tromba d'aria o marina. L'instabilità perdurerà fino a Mercoledì anche se le precipitazioni assumeranno carattere intermittente e saranno intervallate da pause asciutte in cui ci sarà spazio anche per le schiarite.
Emiliano Sassolini
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