martedì 1 marzo 2011

INVERNO 2010-2011: BREVE RIASSUNTO METEO ROMA


L'attuale stagione invernale che meteorologicamente comincia il 1 dicembre e termina il 28 febbraio si è mostrata sia dal punto di vista termico che pluviometrico scarsa tanto è che  sotto l'aspetto termico il freddo si è fatto sentire  durante la seconda decade di dicembre, una settimana  a fine gennaio ed ora in questa terza  decade di febbraio, mentre le precipitazioni sono state scarse al nord ed in alcune aree del centro (regioni tirreniche) in controtendenza quindi con quanto accaduito l'anno scorso.

In particolare al centro-nord ci sono stati  lunghi periodi con alta pressione, scarsa ventilazione ed accumolo di inquinanti causato dalle intense inversioni termiche. Questo ha fatto si chè per lunghi periodi si è avuta assenza di precipitazioni. Al nord le precipitazioni sono già calate in dicembre mentre ancora abbondanti sono risultate al centro-Sud. In Gennaio e Febbraio le precipitazioni sono state discontinue. 

Al Sud sono risultate anche sopra le medie, tuttavia è necessario sottolineare come tali precipitazioni siano cadute durante brevi ma intense ondate di maltempo come accaduto nell'ultima settimana a gennaio sulle zone ioniche. Scarse invece le pioggie al centro ed al nord con il lato tirrenico più asciutto di quello adriatico. Febbraio è invece iniziato sotto il segno di una nuova alta pressione azzorriana con parziale contributo in quota africano. Nebbie, cieli sereni sulle alture e sui litorali del sud. 

Temperature miti specie sui rilievi per il fenomeno dell'inversione termica. Poi si è avuto un intermezzo atlantico a metà febbraio con una rapida perturabazione atalantica che ha rimescolato l'aria,  portato un pò di pioggia sulle pianure e i litorali ed un pò di neve sulle Alpi e sugli Appennini. Dal 20 febbraio si è invece avuto un cambio di circolazione con l’alta  Azzorriana che dalla Penisola Iberica si è allungata attraverso la Francia Occidentale e Il Regno Unito verso NNE arrivando quasi a toccare  il Sud della Norvegia e che contestualmente ad un minimo in isolamento  sullo Ionio ha provocato il richiamo di freddi venti nord orientali (Bora e Grecale). 

In  questo modo si è avuto ovunque tempo freddo e secco al Nord ed  sul versante tirrenico grazie allo sbarramento alpino e appenninico. Tempo più variabile su Adriatico ed al Sud con addensamenti e rovesci, nevosi  sotto i 1000 m. In calo fino a quote collinari grazie all’afflusso freddo da nord-est. Gelate su regioni tirreniche ed al nord con freddo secco dal 22 al 26 febbraio. 

Il mese chiude con una depressione che scava un minimo sul Tirreno nei pressi della Sardegna e provoca un peggioramento su Nord e regioni tirreniche con l’innesco di correnti meridionali accompagnati da piogge e temporali. Neve in Appennino sopra i 1000m , sopra i 600m in Romagna e Liguria. Quasi fino in Pianura su Basso Piemonte e versante Padano dell’ Appennino 200m. Meglio su Adriatico ed al Sud.

Emiliano Sassolini

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